Contesti: il Rinascimento italiano

Il termine “Rinascimento” riprende il concetto di rinascita, fu coniato nella metà del XIX secolo da Jules Michelet e Jacob Burckhardt e si riferisce al ritorno ai valori e ai modelli dell’età classica nella filosofia, nella politica, nella letteratura e nell’arte ed è anche l’adozione di un atteggiamento positivo verso la natura e verso l’uomo posto al centro dell’universo.

Il Rinascimento, vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un’età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell’umanesimo, nato in ambito letterario nel XIV secolo per il rinato interesse degli studi classici, ad opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalità corrente.

Durante il Rinascimento pittori, scultori, letterati, poeti, animati dalla ricerca della bellezza e dell’armonia, creano opere di rara e straordinaria grandezza.
Tipica caratteristica del Rinascimento è, infatti, l’aspirazione alla perfezione. Di qui la ricerca della perfezione dello stile in arte, in letteratura, ma anche in ogni aspetto e manifestazone della vita.

La consapevolezza di questi temi era comunque patrimonio di una élite ristretta, che godeva di un’educazione pensata per un futuro nelle cariche pubbliche. Gli ideali rinascimentali erano però condivisi dalla maggiore fetta della società borghese, soprattutto perché si riflettevano nella prassi che si andava definendo. Gli stessi intellettuali provenivano spesso dalla società artigiana e mercantile, già impregnati degli ideali di etica civile, pragmatismo, individualismo, competitività, legittimazione della ricchezza ed esaltazione della vita attiva.
Gli artisti erano inoltre partecipi di questi valori che impregnavano il pensiero e la società delle corti italiane divenute i principali centri di sviluppo di questa nuova cultura.

I centri della cultura rinascimentale

Presso le corti di Milano, Ferrara, Mantova, Urbino, Firenze, Roma, Napoli operarono i più celebri intellettuali e artisti del Rinascimento italiano. A Firenze, presso la corte di Lorenzo dei Medici, prestarono servizio uno stuolo di poeti, pittori, scultori e architetti tra cui Angelo Poliziano, Luigi Pulci, Filippo Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Masaccio, Botticelli, il Ghirlandaio, Ghiberti, Donatello.
A Milano l’eclettico Leonardo da Vinci svolse per conto di Ludovico il Moro funzioni di ingegnere oltre che di pittore. Nella Roma dei papi lavorarono alla ricostruzione della Basilica di San Pietro architetti quali l’Alberti, il Bramante e Michelangelo, e attesero alla decorazone degli interni dei palazzi vaticani pittori quali Luca Signorelli, Sandro Botticelli, il Ghirlandaio, Pinturicchio, Raffaello e Michelangelo.

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